Venerdì 30 maggio l'Assemblea territoriale del Csi Cesena ha eletto il nuovo consiglio direttivo,che guiderà l'associazione per il prossimo quadriennio,composto da 12 persone(partendo da quelle che hanno raccolto il maggior numero di adesioni):Alessandro Santini,Gabriele Agostini, Adriano Flamminj,Renato Quadrelli,Mauro Armuzzi, Giovanni Ceccarelli,Davide Fabbretti,Massimo Danesi,Stefano Battistini,Roberto Albonetti,Alfredo Cola, Roberto Tamburini. Al contempo l'assemblea ha provveduto ad eleggere il nuovo presidente del comitato territoriale,LucianoMorosi,che ha ricevuto 63 voti( l'altro candidato alla presidenza,Alfredo Cola, 11 voti;si deve registrare una sola scheda bianca).
Abbiamo rivolto alcune domande al neopresidente per meglio delinearne la personalità e il programma che intende portare avanti all'interno dell'associazione.
D. Luciano,ci puoi dare qualche nota autobiografica?
R.Ho 57 anni e, dopo aver lavorato per 40 anni alla ditta Olivetti di Cesena, da soli due mesi sono in pensione. Appartengo alla grande famiglia del Csi da quando avevo 10 anni,militando nella Pol.Forza Vigne prima come atleta, poi in qualità di allenatore .Dal 1981 sono diventato arbitro del Csi,pur rimanendo consigliere della mia società sportiva; ho successivamente ricoperto diverse cariche affidatemi dalla Presidenza del Csi,quali quelle di consigliere del comitato e responsabile della formazione e quest'ultimo incarico mi ha dato la possibilità di partecipare a numerosi incontri formativi a livello regionale nazionale,assai preziosi per la mia crescita personale.
D. Tu,come cristiano,in che modo valuti l'impegno che ti sei assunto?
R.Credo che la caratteristica fondamentale di un cristiano non sia quella di stare alla finestra ad osservare gli eventi, ma di scendere in strada e sporcarsi le mani,calandosi come protagonista in tutti i contesti della vita umana. Per questo con tutta umiltà do la mia disponibilità, avendo sempre presente le parole di Gesù."Se uno vuol essere mio discepolo,prenda ogni giorno la sua croce e mi segua".La croce di cui parla il Signore è soprattutto la responsabilità che ognuno di noi deve assumersi per contribuire alla costruzione di una società migliore,più vivibile,più vicina alle esigenze autentiche dell'uomo fatto a somiglianza di Dio.Non dimentichiamo poi il fatto che il Csi è un'associazione ad ispirazione cristiana e che nel Patto Associativo si afferma a chiare lettere che la persona umana è il soggetto e il fine dell'attività del Csi.
D.Quali sono i punti cardine del tuo programma per il prossimo quadriennio del Csi,2008-2012?
Vorrei potenziare le Commissioni Tecniche che si occupano delle varie discipline, affinchè vi siano più idee utili per superare gli imprevisti e le incomprensioni che si incontrano durante il cammino di ogni stagione sportiva:per ottenere ciò sarebbe utile coinvolgere e responsabilizzare maggiormente le società.Occorre inoltre mettere in cantiere incontri periodici tra la Presidenza e le società sportive,programmando riunioni a concentramenti nelle diverse zone del nostro comprensorio, allo scopo di ascoltare le necessità e le richieste locali;incontri periodici tra le Commissioni Tecniche e la Presidenza,che deve essere capace di trovare le soluzioni più idonee ai problemi che sorgono di volta in volta,non perdendo mai di vista le indicazioni che il Csi dà nel suo documento fondante,che è il Patto Associativo;incontri periodici tra la Segreteria e la Presidenza,centro di smistamento di tutta la nostra attività, al fine di offrire supporto alle esigenze dei nostri associati.E' necessario poi promuovere un continuo confronto e scambio di esperienze con i comitati limitrofi e con chi opera in altre città o regioni;di qui l'esigenza di convegni,raduni locali,regionali,nazionali ed anche internazionali,per arricchirci vicendevolmente e poterci presentare ai nostri giovani il più possibile preparati e competenti.Indispensabile è il rapporto con le parrocchie,anche se registriamo difficoltà di vario genere, in quanto l'attività sportiva viene vista in antagonismo alla catechesi:forse varrebbe la pena chiedersi come associazione se noi,operatori sportivi del Csi,abbiamo veramente una coscienza cristiana del nostro servizio.Come ultimo punto vorrei sottolineare la necessità di potenziare la cultura della formazione, che nasce dall'importanza di confrontare continuamente le nostre idee e le nostre scelte con il Patto Associativo,che è la carta di riferimento culturale e educativa per eccellenza.
D.C'è qualcuno in particolare che vorresti ringraziare?
R.Sì,Alessandro Santini,il presidente uscente,con cui ho avuto sempre un rapporto di reciproca stima;una persona,che nei suoi 8 anni di presidenza,ha saputo portare il comitato di Cesena ad alti livelli sul piano regionale(siamo infatti il comitato più numeroso della Romagna) e trasmesso a tutto l'ambiente una grande serenità nell'affrontare i molteplici problemi di ogni giorno.Per questo nella nuova squadra della Presidenza egli ricoprirà un ruolo importante.
D. Ti senti all'altezza dell'incarico?
Non avrei mai pensato che un giorno avrei affiancato il mio nome a quelli prestigiosi di chi è stato presidente di questa associazione:Odone Pezzi,Samuele Andreucci,Gilberto Manuzzi,Gianfranco Valentini,MassimoDanesi,AlessandroSantini.Sinceramente sono molto preoccupato:non so se sarò all'altezza dell'incarico,ma di certo so che vi riuscirò a condizione che i miei collaboratori continuino a lavorare,come hanno fatto in tutti questi anni con i miei predecessori,per fare squadra,fare gruppo,accomunati dall'obiettivo di migliorare sempre più la qualità del nostro comitato, in una crescita ed arricchimento costanti.
Marco Fiumana