Abbiamo avuto l'occasione di incontrare Chiara Alberini,campionessa europea di pattinaggio artistico,nonché allenatrice della società Csi Cesena di pattinaggio,in partenza per gli imminenti mondiali di Friburgo,alla quale abbiamo rivolto alcune domande.
D. Da quanto tempo e dove hai iniziato a pattinare?
R. La mia avventura coi pattini è incominciata a 8 anni e pattino da ben 17. Suzzara, in provincia di Mantova,è stata la mia prima esperienza,poi ho gareggiato in una società di Cremona,mi sono ritrasferita a Mantova e successivamente a Bologna ed infine,due anni fa, a Cesena.
D.Quali sono state le tue vittorie più significative?
R. Quando ero più giovane ho conquistato diversi campionati regionali,ma i successi più prestigiosi vanno ricercati nel titolo di campionessa europea nel 2003,nella specialità del singolo e nel 2009(mese di settembre) in quella di coppia danza.
D.La musica nel pattinaggio funge da elemento di base agli esercizi?
R. Sì, in pista dobbiamo realizzare una coreografia,che viene suddivisa in tre parti:gli esercizi obbligatori,uguali per tutti,stabiliti dalla Federazione nazionale ogni anno,la danza originale, dove il ritmo e la musica sono anch'essi gli stessi per ogni atleta, ma la coreografia è libera, ed infine la prova libera,in cui si lascia la più ampia libertà di espressione.
D.Per quale motivo hai scelto questo sport e cosa provi quando scendi in pista?
R. All'inizio della mia carriera praticavo la danza classica,poi ho deciso di voler pattinare, attratta com'ero dalle rotelle dei pattini e dal vestito da indossare.
Quando scendo in pista ho sensazioni particolari,difficili da raccontare;sicuramente,prima dell'inizio dell'esercizio,prevalgono la paura e tensione,ma,appena parte la musica,ritrovo la concentrazione e la voglia di esprimermi al meglio!
D.Che cosa apprezzi del tuo ruolo di allenatrice della società di pattinaggio Csi Cesena e se ti trovo bene nell'ambito di una società del Csi?
R.Come allenatrice di pattinaggio mi sento realizzata,perché cerco di trasmettere ogni giorno alle mie allieve le mie competenze ed offro un contributo concreto alla sviluppo di uno sport affascinante,anche se poco conosciuto.
Mi trovo a mio agio all'interno del Csi cesenate,dal momento in cui sottolinea nella pratica sportiva la massima importanza della funzione educativa:per me è essenziale non solo far acquisire alle giovani nozioni tecniche,ma sostenerle nella loro crescita e nell'assunzione di uno stile di vita ben diverso da quello proposto dall'attuale società.
Il rapporto con i genitori è positivo,in quanto essi collaborano attivamente alla vita della società, cui sono iscritte una quarantina di atlete.
Per quanto riguarda la dirigenza, vorrei ricordarne il costante impegno e attenzione alle varie problematiche, in primis il reperimento di palestre idonee alla pratica del pattinaggio, disciplina sportiva che viene scarsamente considerata ad ogni livello.
Desidero inoltre rimarcare l'entusiasmo con cui il Csi cesenate accompagna il pattinaggio,partendo dall'idea che tutti hanno diritto di praticare lo sport più congeniale e questo vale anche e soprattutto per le discipline meno popolari e poco conosciute.
D.Ci sono a Cesena impianti adatti alla pratica del pattinaggio artistico?
R.No, e sino all'anno scorso le nostre bambine e ragazze si sono allenate nella tensostruttura ,dotata di riscaldamento,posta però all'aperto nel cortile della Parrocchia dell'Osservanza di Cesena. Attualmente utilizziamo per le atlete più piccole la palestra della scuola elementare Oltresavio,che non è comunque idonea a causa dell'ampiezza ridotta e del fondo inadeguato.
Ci appelliamo perciò al Comune di Cesena affinchè possa fornirci una palestra dotata di un fondo polivalente o costruire un pattinodromo:questo sport sta conoscendo una buona diffusione nella nostra città(opera infatti a Cesena un'altra società, anch'essa affiliata al Csi,il S. Marco),per cui non è azzardato affermare che nel nostro territorio vi è oggi un centinaio di praticanti.
D. Come descriveresti il pattinaggio artistico e quali sono le qualità di una buona pattinatrice?
R. E' una disciplina complessa,che ha addentellati con la danza classica e la ginnastica artistica e richiede doti,quali l'equilibrio,l'eleganza,ma anche la forza nell'eseguire gli esercizi,e completa,poiché nessuna parte del corpo umano viene trascurata.
Una buona pattinatrice deve avere tanta costanza e determinazione,se pensiamo che , quando scendi in pista,in pochissimo tempo devi dimostrare la bontà del lavoro che hai svolto durante tutto l'anno ed inoltre tanta passione,nella convinzione che i risultati sono il frutto delle faticose e quotidiane applicazioni effettuate negli allenamenti.
D. Chi ha il merito di aver contribuito alla nascita e diffusione del pattinaggio artistico nella nostra città ?
R. La nascita del pattinaggio a Cesena è stata agevolata dal buon rapporto instaurato con la F.I.H.P.(Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio) ed in particolare con il sig. Nevio Fabbri, attuale Presidente Regionale,che ha favorito in ogni modo la nostra società ,fortemente voluta dalla sig.ra AnnaMaria Martini,vero e proprio motore di ampia diffusione di questo sport nel territorio, che mi ha scelto due anni fa come allenatrice.
Attualmente la società è seguita con passione e serietà dal sig. Pino Degli Angeli,chiamato dal comitato cesenate del Csi a svolgere tale difficile compito.
D. Che cosa ti attende come atleta nel futuro imminente?
R. Il campionato mondiale di Friburgo( Germania)dal 15 al 22 novembre 2009:sono stata convocata due settimane fa a sorpresa dalla federazione. Si tratta della competizione più prestigiosa,in quanto questa disciplina non fa ancora parte degli sport olimpici e spero di poter ritornare con un piazzamento di prestigio!