Il C.S.I. (Centro Sportivo Italiano) è la più antica Associazione di promozione sportiva attiva in Italia.
Essa è nata nel 1944 su iniziativa della Gioventù Italiana di Azione Cattolica proseguendo idealmente l’esperienza della F.A.S.C.I. (Federazione delle Associazioni Sportive Cattoliche Italiane) creata nel 1906 dall’Azione Cattolica e sciolta nel 1927 dal regime fascista. Oltre un secolo di storia, durante il quale la pratica sportiva si è trasformata da fenomeno di èlite a fenomeno di massa.
Questa è una Associazione senza scopo di lucro, fondata sul volontariato, che promuove lo sport come momento di educazione, di crescita, di impegno e di aggregazione sociale, ispirandosi alla visione cristiana dell’uomo e della storia nel servizio alle persone e al territorio.
Il centro Sportivo Italiano risponde quindi ad una domanda di sport non solo numerica ma qualificata sul piano culturale, umano e sociale.
Da sempre i giovani costituiscono il suo principale punto di riferimento, anche se le attività sportive promosse sono rivolte ad ogni fascia di età.
Lo sport inteso dal C.S.I. può anche essere uno strumento di prevenzione verso alcune particolari patologie sociali quali la solitudine, le paure, i timori, i dubbi, le devianze dei più giovani.
Una attività sportiva organizzata, continuativa, seria, promossa da educatori, allenatori, arbitri, dirigenti, consapevoli del proprio “mandato” educativo, infatti, aiuta i giovani ad andare oltre, ad abbandonare gli egoismi e ad affrontare la strada della condivisione, della sperimentazione del limite, della conoscenza di sé.
Proprio per questo il C.S.I. prevede una articolazione della proposta sportiva nel rispetto delle età e dei bisogni di ciascun atleta, permettendogli in tal modo di scoprire il meglio di sé, di imparare a conoscere il proprio corpo, a valorizzarlo, a stimarlo.
Questa nobile e bella Associazione si ispira ai valori universali del Vangelo di Cristo tanto che è riconosciuta dalla C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana), non solo: essa è riconosciuta dal Coni quale ente di promozione sportiva diffuso su tutto il territorio Italiano; dal Ministero degli Interni quale ente nazionale con finalità assistenziali; dal Ministero dell’Istruzione quale ente accreditato per la formazione del personale della scuola; inoltre il Csi è iscritto al registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale, riconosciuto dal Ministero della Solidarietà sociale; ha un protocollo d’intesa con il Ministero della Giustizia per la promozione di attività di reinserimento e inclusione sociale destinate ai minori gravitanti nell’area penale esterna; è iscritto nella prima classe dell’ Albo degli Enti di Servizio Civile Nazionale; fa parte della Consulta Nazionale delle Aggregazioni Laicali (CNAL) ed è membro del Forum Oratori Italiani (FOI). Aderisce al Forum permanente del Terzo settore e ha firmato convenzioni di collaborazione con l’Associazione Italiana Genitori, con Telefono Azzurro.
Il Centro Sportivo Italiano conta circa 1.300.000 di tesserati, oltre 13.000 Società sportive affiliate, 142 Comitati territoriali, circa 43.000 Squadre, 72 Discipline sportive praticate, 11.000 tornei all’anno, 300.000 gare all’anno, 110.000 Allenatori, Animatori, Arbitri, Giudici e Dirigenti, 13.000.000 ore annuali di impegno gratuito e volontario, 1.800 Corsi di formazione.
Sono dati importanti che proiettano questa Associazione tra i primissimi posti in Italia (se non al primo) quale E.P.S. (Ente di Promozione Sportiva).
Nel 2009, l’allora Presidente Nazionale del C.S.I. Massimo Achini, è stato eletto membro della Giunta del CONI quale rappresentante degli Enti di Promozione Sportiva: risultato straordinario mai raggiunto prima d’ora da questa Associazione. Questa grossa opportunità, insieme ai numeri sopra riportati, ha dato buona visibilità e altrettanta credibilità al C.S.I. in vari ambiti sportivi e associativi, non solo nazionali, ma anche in alcuni oltre frontiera.
E il Comitato Provinciale o Territoriale di Cesena come si pone all’interno di questa grande e complessa famiglia?
Con le sue 142 Società sportive affiliate e i suoi oltre 10.000 tesserati (dati rilevati durante l’anno sportivo 2018/2019) distribuiti nelle varie discipline sportive quali: calcio 11, 7 e 5, maschile e femminile, ciclismo, pallavolo, pallacanestro, nuoto, scacchi, pattinaggio artistico a rotelle, beach tennis, tennis tavolo, ginnastica artistica e ritmica, danza, corsa campestre, arti marziali, vela, biliardino, centri estivi e circoli ricreativi/culturali, esso si colloca in una posizione media nella classifica nazionale. Se però si fa il raffronto tra la popolazione del comprensorio del C.S.I. cesenate e il numero dei propri tesserati, si può dire che la posizione occupata dal comitato di Cesena avanza verso l’alto in maniera esponenziale.
Questo risultato straordinario lo si deve al lavoro generoso e gratuito di centinaia di persone che, nell’arco di 70 anni (Il C.S.I. di Cesena è stato fondato infatti nel 1948 dal Senatore cesenate Samuele Andreucci) hanno saputo proporre e realizzare sul territorio numerose iniziative sportive socio culturali di rilevante interesse e di rara efficacia organizzativa.
I piccoli e i ragazzi principalmente, ma anche adulti e anziani sono i destinatari delle attività sportive che vengono svolte non solo nelle adeguate e funzionali strutture di cui dispone sufficientemente il territorio, ma anche in ambiti meno abbienti quali, ad esempio, il carcere, comunità di recupero, oratori.
Se Cesena, nel 2014, è stata insignita da una Commissione Europea del titolo onorifico di “Città Europea dello Sport”, parte del merito va proprio a questa Associazione in quanto, dal momento della sua fondazione, non smette mai di operare capillarmente in ogni recondito angolo del comprensorio di appartenenza.
Il tipo di sport che si propone non è alla ricerca ossessionata del campione o dei numeri alti degli affiliati, ma piuttosto della felicità sportiva che esso produce a misura di persona.,
Quindi la peculiarità del Centro Sportivo Italiano è quella di mettere la persona al centro del suo fare perseguendo gli alti principi morali ed etici che il proprio statuto contempla. E proprio perché questi principi vangano sempre più assimilati e condivisi dalle società sportive e da tutti gli iscritti, il C.S.I. promuove e organizza instancabilmente a livello provinciale, regionale e nazionale incontri di formazione per dirigenti, allenatori, arbitri e giudici di tutte le discipline sportive.
Speriamo che il momento non troppo esaltante, caratterizzato da una generale disaffezione verso responsabilità e doveri di cui la nostra società civile ne è terribilmente bisognosa, non sciupi quanto di buono e di bello è stato realizzato fino ad ora. Per questo è necessario non abbassare mai la guardia, non accontentarsi dei risultati raggiunti, insistere continuamente nel cercare nuovi obiettivi e nuovi traguardi.
Ma soprattutto è indispensabile coinvolgere il più possibile i giovani nella bella esperienza del donarsi, dello spendersi per l’altro, cioè renderli protagonisti nell’azione peculiare del Centro Sportivo Italiano: ”EDUCARE ATTRAVERSO LO SPORT”.