E' da molto tempo che partecipo a convegni e meeting nazionali promossi dal Centro Sportivo Italiano e posso dire che quello di Parma dal 21 al 23 maggio scorsi è certamente risultato il più imponente in termini di partecipazione e soprattutto per la grande quantità di argomenti trattati. Anche l'alto prestigio dei numerosi personaggi/testimonial intervenuti ha certamente contribuito ad impreziosire ulteriormente la Kermesse così da suscitare nell'opinione pubblica generale una grande impressione.
Forse, l'unica critica leggermente negativa che secondo me si può rivolgere a questa straordinaria manifestazione riguarda la contemporaneità dei numerosi seminari celebrati nel corso dei tre giorni. A Partire infatti dal mattino fino a sera inoltrata, sia all'Auditorium "Paganini" che nelle sei sale: "Roma 1960, Londra 1948, Monaco 1972, Atene 2004, Barcellona 1992 e Parigi 1924", si sono avvicendati freneticamente numerosissimi convegni, dibattiti, iniziative sportive, come pure animazione e spettacoli che però, dato appunto la concomitanza degli orari, non hanno permesso di essere seguiti da tutti. Ognuno poteva scegliere l'evento che preferiva, ma allo stesso tempo rinunciare fatalmente a tutti gli altri che si svolgevano nello stesso momento.
Nonostante questo, posso affermare che le circa 1500 persone accreditate ogni giorno abbiano trovato molto pane buono per i loro denti.
Quindi, un grande meeting per promuovere i valori educativi e culturali della pratica sportiva, per discutere delle sfide sociali che interpellano lo sport in questo terzo millennio e delle politiche pubbliche necessarie per vincerle, ma anche un appuntamento nel quale elaborare proposte e idee di sviluppo per un'associazione dagli oltre 800 mila tesserati a livello nazionale.
Una festa dello sport e dei valori sociali ad esso sottesi alla quale, il CSI di Cesena ha partecipato con una larga delegazione. Oltre al sottoscritto e a mia moglie Antonella, per tutti i tre giorni degli incontri, stabilmente nelle sale del meeting, Renato Quadrelli vice Presidente del CSI di Cesena e Gabriele Agostini Consigliere del Comitato medesimo e Arbitro di calcio molto impegnato.
Invece, solo per la giornata di venerdì, in un convegno dedicato interamente al mondo arbitrale ed ai nuovi mezzi comunicativi dal titolo "SEMPRE TRA LE PALLE...GLI ARBITRI PROTAGONISTI DELL'AZIONE EDUCATIVA", un nutrito gruppo di arbitri cesenati (Angelo Macchini, Giuseppe Corzani, Della Strada Giovanni e Daniele, Domenico Montalti, Valerio Fabbri) ha partecipato da protagonista. Si perché al tavolo dei relatori costituito da Michele Marchetti, sociologo e Direttore dell'Area della formazione, promozione, cultura e sviluppo del CSI nazionale; da Alessandro Rossi responsabile Commissione nazionale arbitri CSI, da Andrea Barbetti docente di italiano e latino e membro del Comitato Tecnico Scientifico delle Scuole nazionale di formazione del CSI; da Benito Montesi, ex giocatore e arbitro in A1 di pallavolo e ora responsabile nazionale CQN-STAO e coordinatore organizzazione tecnica FIPAV, sedeva anche il nostro Valerio Fabbri, Coordinatore e Presidente del Gruppo Arbitri di Calcio del CSI di Cesena.
Egli, descrivendo dettagliatamente l'attività sportiva, tecnica e ricreativa degli arbitri di calcio del nostro Comitato e le riunioni assembleari di ogni giovedì per undici mesi all'anno, ha suscitato grande meraviglia e stupore agli occhi dei presenti i quali, provenienti dalle più disparate realtà del territorio nazionale, hanno appreso che, forse solo a Cesena si vive così assiduamente e intensamente l'essere arbitri del CSI.
Nella quasi totalità dei Comitati sparsi in tutta Italia infatti, l'attività arbitrale è limitata al solo svolgimento delle gare e poco altro. Non ci si incontra o ci si incontra troppo poco e così facendo non si cresce: non si cresce né dal punto di vista tecnico, né da quello umano e sociale.
E allora è facile spiegarsi perché gli arbitri di Cesena siano continuamente richiesti dal Centro Sportivo Italiano sia a livello Nazionale che Regionale per disputare le finali delle varie manifestazioni proprio per la loro preparazione, competenza e appartenenza.
Per questo desidero manifestare pubblicamente al Presidente Fabbri, ai suoi Collaboratori più stretti, ma soprattutto agli Arbitri tutti del Comitato CSI di Cesena la mia immensa riconoscenza, stima e gratitudine che è anche quella della Presidenza, del Consiglio Direttivo e di tutte le Società Sportive del nostro comprensorio.
Sono state giornate di lavoro intense. Tanto per fare qualche esempio, l'onorevole Rocco Crimi, Sottosegretario con delega allo sport, è intervenuto su "Quali politiche per valorizzare le valenze educative dello sport", mentre Giovanni Petrucci, Presidente del Coni, ha spiegato cosa ci attende "Tra presente e futuro dello sport italiano". Tra i temi dei convegni proposti c'erano: "La passione educativa ne futuro del calcio"; "Gioco, sport, lavoro"; "Allenare allo sport, allenare alla vita"; "Sport e spiritualità"; "La società sportiva di base come nuovo luogo educativo".
L'evento ha attirato a Parma tesserati CSI da tutta Italia, ma anche professionisti e dirigenti del mondo sportivo italiano, appassionati e soprattutto grandi personaggi del mondo sportivo e autorità. Oltre ai vertici del CSI e ai massimi rappresentanti del Comune di Parma, spiccavano i nomi di Andrea Cardinaletti, Presidente dell'Istituto del Credito Sportivo; Giovanni Malagò, Presidente del Circolo Canottieri Aniene; Franco Miano, Presidente dell'Azione Cattolica Italiana; Tommaso Ghirardi, Presidente del Parma Calcio e Michele Uva, Projet Manager per la candidatura a Euro 2016.
Ma anche Edo Petriarca, segretario del Comitato promotore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani; Don Antonio Mazzi della Fondazione Exodus; Ernesto Preziosi dell' Università del Sacro Cuore fino a Donato Mosella, già Presidente nazionale CSI e ora parlamentare e presentatore della proposta di legge sulla promozione dello sport sociale.
Grande attesa per i tanti campioni dello sport invitati a incontrare i giovani e portare la propria testimonianza: l'olimpionico Antonio Rossi, i pallavolisti Andrea Lucchetta, Andrea Zorzi e Maurizio Cacciatori, i "calciofili" Alberto Michelotti (ex Arbitro internazionale), Bruno Pizzul (presentatore tv), Gianni Rivera (ex campione del Milan e Nazionale), Gianluca Pessotto (ex campione della Juventus), Vittorio Adorni (ex campione di ciclismo), i tecnici Nick Mallet e Massimo Barbolini, Dino Meneghin e Dan Peterson (ex campione e ex allenatore di basket)... Il tutto spalmato sulle sale sopra citate con 120 volontari e, come detto sopra, con 1.500 partecipanti accreditati ogni giorno.
Un momento particolare di sport e solidarietà internazionale è stato dedicato a 14 giovani calciatori provenienti da Haiti che, venerdì 21, hanno ricevuto il saluto dei Presidenti e Achini.
Tra gli invitati anche Chantal Borgonovo, moglie dell'ex calciatore del Milan e Fiorentina da anni afflitto da sclerosi laterale amiotrofica, per portare un messaggio di sensibilizzazione nei riguardi di questa malattia ancora scarsamente nota all'opinione pubblica.
"Quando nasce una cosa nuova - ha detto Vittorio Bosio, vicepresidente nazionale del CSI - c'è entusiasmo ma anche la preoccupazione che tutto si riesca a fare al meglio. A Parma ci sono stati nomi importanti per un confronto ampio tra la base e i vertici dello sport. Avevamo l'ambizione di avere un alto numero di partecipanti".
E visto come sono andate le cose..."Parma potrebbe a questo punto diventare la sede naturale dei nostri incontri".